L’ultimo restyling, datato novembre 2011, ha ingentilito i tratti somatici frontali e introdotto alcuni miglioramenti tecnici: irrigidimenti della scocca, assetto più reattivo.
Per far ripuntare i riflettori su un modello (ingiustamente) sottovalutato, quantomeno in Italia.
Perché la Mazda 3, specie con l’1.6 turbodiesel da 115 CV, è una buona compagna per chi deve macinare km, anche come unica auto di famiglia.
Al di là del look, molto caratterizzato, la Mazda 3 ha numerose frecce al suo arco.
D’accordo, forse gli interni non saranno proprio “à la page” dal punto di vista stilistico e i comandi un po’ sparpagliati, tuttavia la disponibilità di centimetri è più che dignitosa, sia davanti sia dietro.
Il bello, però, viene quando si mette in moto.
Perché questo 4 cilindri a gasolio offre costi contenuti (quasi 16 km/litro in media nel nostro test) e un arco di utilizzo piuttosto ampio, da 1.500 a 3.200 giri.
I più esigenti potrebbero lamentarsi di una certa rombosità del motore agli alti regimi, così come della rumorosità di rotolamento degli pneumatici su asfalti drenanti.
Ma, in un tratto pieno di curve, questa Mazda 3 sa stupire: lo sterzo, pur non essendo un mostro quanto a feeling, permette d’impostare traiettorie precise, l’assetto segue bene, con una risposta secca solo sulle buche più evidenti e il cambio è da 10 e lode.
Con prestazioni più regolari che veementi.
E un allestimento completo, ad un prezzo che stuzzica.