Il marchio Maybach, riportato in vita dalla Mercedes nel 2002 per contrastare Rolls-Royce e Bentley, non ha conquistato il pubblico e per questa ragione verrà dismesso a breve. Il più ingombrante modello della gamma, la 62 (6,17 metri di lunghezza), è introvabile. Le quotazioni di un esemplare del 2007 sono poco inferiori a 200.000 euro. Scopriamo insieme pregi e difetti.
ABITABILITÀ – L’abitacolo offre solo quattro posti ma è grande come una reggia. Impossibile ritrovarsi delusi da un’auto lunga oltre sei metri e con un passo di 3,83 metri…
FINITURA – Pelle e legno a profusione ed assemblaggi più che perfetti. L’unico difetto riguarda il design datato della plancia.
DOTAZIONE DI SERIE – Non manca nulla: a bordo c’è tutto quello che un’automobilista può desiderare.
CAPACITÀ BAGAGLIAIO – 605 litri. Immenso.
POSTO GUIDA – Sacrificato per lasciare il massimo spazio possibile ai passeggeri posteriori. La Maybach 62 non va condotta personalmente, va lasciata all’autista.
CLIMATIZZAZIONE – L’impianto è paragonabile a quelli presenti nelle abitazioni.
SOSPENSIONI – Le numerose possibilità di regolazione permettono a chiunque di trovare la giusta configurazione. Gli ammortizzatori possono diventare estremamente morbidi o rigidi come il marmo.
RUMOROSITÀ – I rumori sono avvertibili solamente dai passanti: dentro l’abitacolo è insonorizzato in maniera impeccabile.
MOTORE – Il 5.5 V12 Euro 4 da 551 CV e 900 Nm di coppia è uno dei più “cattivi” mai montati da un’ammiraglia. Per sentire i brividi basta superare i 2.000 giri.
CAMBIO – La trasmissione automatica a cinque rapporti è stata realizzata per offrire il massimo comfort. La sportività non è nelle sue corde.
STERZO – Il comando poco diretto delude quando si cerca il divertimento.
PRESTAZIONI – 250 km/h di velocità massima (autolimitati) e 5,4 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h. Valori impressionanti per un’auto che pesa quasi tre tonnellate.
DOTAZIONE DI SICUREZZA – L’unica assenza importante riguarda gli airbag per le ginocchia.
VISIBILITÀ – Parcheggiarla non è così difficile come si può immaginare: i sensori sono compresi nel prezzo e i montanti non sono troppo voluminosi.
FRENI – Non sempre la forza applicata sul pedale coincide con la potenza della fase di arresto.
TENUTA DI STRADA – In rettilineo diverte, nelle curve è stabile. Se solo avesse uno sterzo più preciso potrebbe fare concorrenza alle sportive DOC.
PREZZO – Da nuova costava 446.551 euro, oggi è introvabile. I (pochi) clienti hanno optato per la più corta ed economica 57 e per esemplari più vecchi. Le quotazioni si aggirano intorno ai 190.000 euro, quanto una Porsche 911 Cabriolet Turbo S appena uscita dal concessionario.
TENUTA DEL VALORE – Le quotazioni scenderanno ancora ma la vettura è destinata ad un grande avvenire come auto storica. L’estrema rarità del modello e la sua eleganza innata potrebbero trasformarla nel simbolo (fallito) del lusso di inizio secolo (l’attuale).
CONSUMO – 6,3 km/l. Cresce vertiginosamente all’aumentare della velocità.
GARANZIE – La copertura globale termina nel 2011: se è stata immatricolata nel mese di dicembre restano pochissimi giorni prima della scadenza.