È arrivata ieri sera tardi la firma ufficiale dei decreti ministeriali riguardanti i ritocchi, al rialzo, dei pedaggi autostradali.
Dopo le indiscrezioni ufficiose che parlavano di un aumento medio pari al 3,9% richiesto dall’Anas, il dato ufficiale è più ottimista e fissa il rincaro medio ad un punto percentuale in meno, ovvero al +2,91%. Anche se, stando alla mappa degli aumenti, i rincari sono più o meno alti a seconda delle tratte autostradali.
La cifra è stata calcolata, secondo quanto dichiarato, sulla base della media ponderata tra la tariffa di base ed il consuntivo di traffico dell’anno precedente.
I rincari più alti, stangata a Mestre e in Valle d’Aosta
A subire la “stangata” più pesante saranno gli utenti delle tratte: Rav Raccordo Autostradale Valle d’Aosta Spa +14,4%, Passante di Mestre +13,55%, alcuni tratti della A4 +13,19 %, Autovie Venete +12,63%, Autostrade Valdostane +11,55%, Strada dei Parchi +7,56% e la Asti-Cuneo +7,2%.
Congelamenti in attesa di verifiche
Inoltre, in attesa delle verifiche sulla corrispondenza degli aumenti e delle opere realizzate (causa della richiesta degli aumenti da parte delle società autostradali ), alcuni ritocchi sulle tariffe dei pedaggi sono state congelate dal Ministero per le tratte Brescia-Verona-Vicenza-Padova, per la Serenissima (Torino-Venezia), per la Tirrenica Sat e per la Torino-Brescia.
Dal 1 Gennaio 2013, infine, per tutte le tratte gestite da Autostrade per l’Italia, il rincaro sarà pari al 3,47%, tra cui sono comprese le tratte Milano-Roma-Napoli.
Foto: Ansa